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Sulla sussistenza degli elementi costitutivi del delitto di maltrattamenti in famiglia.

Tribunale di Nola, giudice Dr. Merola, sent. 177/23

Ai fini della sussistenza del delitto di cui all’art. 572 c.p. occorre dimostrare che tutti i comportamenti accertati, siano tra loro connessi e cementati in maniera inscindibile dalla volontà unitaria. È infatti sufficiente, ai fini della configurabilità del reato de quo che i diversi atti, fisicamente o moralmente violenti, delittuosi o meno, siano realizzati anche in momenti successivi, purchè risultino collegati da un nesso di abitualità ed avvinti nel loro svolgimento da un’unica intenzione criminosa di ledere l’integrità fisica o il patrimonio morale del soggetto passivo, ovvero di infliggere abitualmente tali sofferenze”

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